Marocco

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Re Moh. VI

Un po di storia:

 

70.000-7000 A.C.-L' uomo di Neanderthal si stabilisce lungo le coste del Marocco. Successivamente appaiono le prime tribù di Mauri.

2000-600 A.C. -Gli indigeni Mauri stabiliscono contatti commerciali e militari con i Cartaginesi.

600-41 D.C. -Le tribù dei Mauri fondano il regno di Mauretania che si estende dall'Atlantico al confine con l'Algeria.

42 D.C.-429 D.C.-La Mauretania è parte dell'impero Romano e ingloba i territori di Marocco, Algeria, Tunisia e parte della Libia. Il nucleo originario di Rabat era la città romana di Sala Colonia.

500 D.C.-900 D.C.-Caduto l'Impero Romano si alternano le invasioni dei Vandali e i tentativi di riconquista bizantini. Comincia a diffondersi l' Islam (711 sbarco a Gibilterra).

901 D.C.-1608 D.C.-Affermatosi l'Islam si susseguono le varie dinastie. Verso il 1070 viene fondata Marrakech dagli Almoravidi. I Portoghesi istallatisi sull' Atlantico entrano in guerra con i Beni Saad (tribù di discendenti di Maometto) nel 1525 viene riconquistata Marrakech e fondata una nuova dinastia (Saadiana).

1609 D.C.-1780 D.C.-Emigrano dalla Spagna gli Andalusi che fondano una repubblica indipendente. si apre la grande stagione della pirateria nel Mediterraneo e nell'Atlantico. Rabat diventa uno dei più grandi mercati di schiavi e merci rubate dell'epoca. Nel 1666 la dinastia degli Alauliti fonda l'impero sceriffiano costruendo in tutto il paese una rete di fortezze dove vi era alloggiato un 'esercito professionale(La Guardia Nera). Alla morte di Moulay Ismail (1727) la Guardia Nera saccheggia il paese scatenando la guerra civile.

1781 D.C.-1845 D.C.-Viene fondato il primo nucleo del palazzo reale di Rabat dal sultano Sidi Mohammad. L'appoggio agli emiri algerini provoca l'intervento militare della Francia. (1844). I negoziati susseguenti trasformarono il Marocco in un "protettorato francese" anche se ufficialmente governato da un sultano.

1894 D.C.-1912 D.C.-La presenza di truppe francesi convince il sultano ad accettare il trattato che sancisce ufficialmente il protettorato. Dal 1912 al 1927 si susseguono le rivolte culminate con quella di Abd el Krim, stroncata nel sangue dai francesi.

1956 D.C.-2000 D.C.-Conquistata l'indipendenza il 7 aprile 1956 il sultano Mohamed V sale al trono e vi rimane fino al 1962, quando gli succede Hassan II, il quale pur rimanendo fedele alle tradizioni modernizzò il paese . Nel 1999 sale al trono il figlio Mohammed VI, giovane Re dall' educazione cosmopolita, che ha il compito di portare il suo paese nel nuovo millennio.

 

Informazioni e utilità sul paese:

 

Il Marocco, paese che si affaccia su due mari, è la nazione africana con la maggiore varietà di climi, grazie anche alle montagne dell' Atlante, che impediscono l' avanzare del deserto da sud-est. Nel paese "Freddo dove il sole è caldo" le precipitazioni si concentrano in autunno e primavera con un estate calda e secca.Il clima è simile a quello della California.

Idealmente potete dividere il Marocco in 3 grandi zone : la costa, le montagne e l'interno desertico. Queste zone dai climi così differenti vi mostreranno tutta la varietà di regioni geografiche, culturali e di costume che formano le particolarità di questa terra africana così affascinante.

Le coste

Le coste del Marocco hanno un' estensione di 3.500 km, e vi si trovano le principali città. Sul Mediterraneo la costa arriva al mare con pareti a picco e scogliere, sull' Atlantico passata Gibilterra, la costa è formata da falesie di arenaria e piccole spiagge. Le coste Marocchine sone ricche di flora e fauna, specialmente uccelli marini. Le coste del Marocco offrono il mare in tutte le sue varietà: dalle spiaggie incontaminate all' archeologia subaquea, alle crociere romantiche.

Le montagne

Le montagne del Marocco si ergono come una serie di quinte disposte a scala da sud-ovest a nord-est.La parte sud dell'Anti Atlante si affaccia sul desero del Sahara , in mezzo l'Alto Atlante con la vetta di Toubkal (4.167 m.) e sopra il Medio Atlante, che a nord incontra la catena del Rif, parallela al mediterraneo, aspra e selvaggia. Le zone montagnose del Marocco sono la più recente scoperta del turismo, ricche di paesaggi e animali tra i più differenti e esotici. Da vedere sono le foreste di cedri dove ancora vivono i pochi leopardi del Marocco. Nelle montagne potete fare trekking come incontrare e conoscere i Berberi, sciare su nevi perenni, discendere una duna di sabbia in moto.

Il Deserto

Il deserto del Marocco è formato per lo più da un immensa pianura pietrosa che corre ai piedi dell' Atlante da nord-est fino quasi alla costa dell'Atlantico a sud di Agadir.

E' un deserto estremamenre variegato nei suoi paesaggi, si va da un pianura arida e stepposa dove vivono sciacalli e dromedari al deserto del Sahara, regno di serpenti e scorpioni, punteggiato a nord dalle macchie verdi delle oasi, dove la vita brulica. A voi la scelta.

Formalità:

fino a 3 mesi : passaporto valido o carta d'identità+il vaucher della prenotazione alberghiera. Se andate in auto: patente, carta verde, assicurazione internazionale.

La lingua ufficiale è l'arabo ma quasi tutti parlano francese.

IL Marocco è un paese Musulmano e nei piccoli centri sono molto legati alla tradizione, quindi rispettate le loro usanze : non entrate con le scarpe in una moschea, entrando in una casa marocchina se c'è un tappeto levatevi le scarpe, non prendete il cibo con la mano sinistra e non usatela mai per accarezzare bambini o porgere un dono, se volete fotografare qualcuno chiedete SEMPRE il permesso prima. Durante il Ramadan, cercate di non ostentare, durante il giorno, uso di alcolici e abbuffate di cibo.

Come andarci:

In aereo: Royal Air Maroc (003906 4744878) ha 3 collegamenti diretti tra Roma e Casablanca e uno settimanale Roma -Agadir.

Alitalia ha due voli settimanali da Roma a Casablanca.

In treno: potete raggiungere in treno o auto fino a Algesiras (Spagna) e da li prendere il traghetto per Tangeri o Ceuta (circa 38 ore di traversata). La stessa cosa per chi viaggia in automobile.

Come muoversi

In Marocco la rete ONCF collega tutte le principali città, la rete treno più autobus serve sopratutto la parte meridionale (Essaouira e Agadir).

Le Strade

Il Marocco possiede una estesa rete viaria . Evitate di guidare di notte e nel deserto andateci con macchine adatte e una buona scorta di benzina e acqua. Potete facilmente noleggiare un 'auto, si guida a destra come in Italia. I cartelli stradali sono bilingui in città, ma in campagna non allontanatevi dalle strade principali senza una buona carta.

Clima

Le escursioni termiche dal giorno alla notte possono esssere notevoli, portatevi un maglione, nel deserto di notte si gela, regolatevi di conseguenza.

Moneta e Banche

La moneta ufficiale è il DIRHAM che al cambio attuale vale circa 0,10 ,  euro le banconote hanno tagli da 200 DH, 100 DH, 50 DH, e 10 DH. Nelle grandi città esistono sportelli tipo bancomat e le banche aprono dalle 8.30 alle 11.30 e dalle 14 alle 16.30, d'estate l'orario è continuato.

NON cambiate denaro per la strada , è illegale.

Le carte di credito sono accettate da quasi tutti gli alberghi ristoranti e antiquari. Non è consentito esportare valuta marocchina e la stessa non è convertibile. Spendete tutti i soldi marocchini prima di partire. Non ci sono restrizioni all'importazione di valuta straniera.

Alberghi

Il vostro albergo è il centro della vostra vacanza, a richiesta il concierge vi puo mettere a disposizione una guida autorizzata.

Il prezzo può variare dai 200 DH ai 3000 DH. per notte.

Ristoranti

In Marocco trovate Ristoranti per tutte le tasche e di tutti i tipi.

Un pranzo può variare da 15 DH. (panino) a 350 DH. (con spettacolo).

Elettricità

Attenzione in Marocco coesistono le prese da 220 e quelle da 110 volts, chiedete informazioni se non siete sicuri.

Telefoni

Tutte le grandi città hanno telefoni fissi e mobili, il Marocco fa parte della rete GSM quindi potete portare i vostri cellulari.

Assistenza sanitaria

L' Assistenza sanitaria per i cittadini italiani è a pagamento, meglio stipulare un' assicurazione privata per avere una copertura, é sempre meglio bere acqua minerale e da bottiglie sigillate. in caso di bisogno potete chiedere un medico all'albergo o al consolato. In casi d'urgenza comporre il 15 numero del pronto soccorso.

Comprare e il denaro

Il rapporto col denaro è diverso in Marocco, fare l'elemosina è un dovere, ogni servizio anche il più piccolo va ricompensato. Date quindi Bakcich (mance) di pochi Dirham a chi vi aiuta. Quando comprate (non generi tipo medicinali o nei supermercati) dovete mercanteggiare, trattare fa parte del divertimento ed è un occasione per conoscersi, quindi se non lo fate vi mostrate scortesi ed arroganti, siete in vacanza, spendete un pò di tempo in più nei vostri acquisti, ne avrete tutto da guadagnare.

Avvertenze Particolari

Nel deserto e nell'Atlante portatevi del siero antivipera, alla mattina al risveglio scuotete bene le calzature, potrebbe esserci uno scorpione.

Ricordatevi di portarvi una crema solare ad alta protezione.

 

Casablanca:

Chiamata Anfa dai suoi primi abitanti, i Berberi, Casablanca è stata capitale per quattro secoli. I pirati furono la causa delle rappresaglie dei portoghesi, che vi si installarono nel 1575 e la chiamarono Casa Branca. I danni provocati dalle tribù vicine e il terremoto del 1755 li obbligarono ad abbandonarla. Ricostruita nel 1757 dal sultano Sidi Mohammed Ben Abdellah, essa divenne “Dar El Baïda” (la casa bianca). Desideroso di rendere la città più prospera, il sultano permise agli spagnoli di insediarvisi. Questi la chiamarono Casablanca.

A partire dal 1926, Casablanca conosce uno sviluppo considerevole e diventa il primo porto commerciale del Marocco, punto di scalo importante tra l’Europa, l’America, il Medio Oriente e il resto dell’Africa.

Casablanca è oggi il cuore dell’attività commerciale, industriale e finanziaria del regno.

Luoghi di interesse turistico



Piazza Mohammed V: Progettata dall’architetto Joseph Marrast nel 1920, questa piazza rappresenta il centro amministrativo della città.

Piazza delle Nazioni Unite: Sistemata all’inizio del secolo e ripensata negli anni Cinquanta, l’intera città si articola intorno a questa piazza.

Parco della lega araba: Sistemato nel 1918, è un magnifico giardino con un parco giochi per bambini, dei caffè e piccoli ristoranti.

Chiesa Notre Dame de Lourdes: Costruita tra il 1953 e il 1956, il suo cemento è intramezzato da vetrate che la illuminano per una superficie di 800 metri quadrati.

La nuova medina: Situata dietro il palazzo reale, è chiamata oggi il quartiere degli Habbous. Vi si trovano edifici molto belli come la Mahkama (tribunale), di stile ispano – moresco, costruita nel 1952, così come un gran numero di botteghe artigianali.

L’antica medina: Essa fu in gran parte distrutta in occasione del terremoto del 1755. La sua ricostruzione fu intrapresa nel 1770 sotto il regno del Sultano Sidi Mohamed Ben Abdallah. Le sue viuzze traboccano di negozi e di piccole piazze.

Il porto: Costruito all’inizio del secolo su circa 180 ettari, è protetto da un molo lungo 3.180 metri. Il mattino presto, si può assistere a un’importante vendita all’asta. La sera vi si gusta del pesce fresco nei suoi numerosi ristoranti.

La moschea Hassan II: Autentico capolavoro architettonico e simbolo di un Islam aperto sul mondo e sulla scienza, la moschea è stata costruita in parte sulle acque dell’oceano Atlantico. La costruzione, intrapresa agli inizi degli anni Ottanta, fu voluta dalla defunta Sua Maestà Hassan II. Il suo minareto culmina a 200 metri. L’insieme copre una superficie di 9 ettari, comprendente una biblioteca, un museo, una scuola coranica, un bagno turco e immense sale per conferenze. La sala destinata alla preghiera può contenere 25.000 fedeli e 8.000 pellegrini possono raccogliersi sul piazzale. Le visite guidate sono permesse a coloro che non sono musulmani tutti i giorni della settimana ad orari fissi, tranne il venerdì.

La strada panoramica di Ain Diab: Fiancheggiata da una serie di spiagge e di piscine, di caffè, hotel, ristoranti e night-club, è il luogo di passeggio degli abitanti.

La collina di Anfa: Sontuoso quartiere residenziale, noto per le sue ville lussuose e i suoi magnifici giardini. In una di queste avvenne l’incontro di Churchill e Roosvelt del 1943.

I dintorni



Mohammedia: A 30 km a nord di Casablanca, questa città, un tempo chiamata Fedala, fu ribattezzata dal re Mohamed V il 25 giugno 1960. Essa offre ai turisti le attrattive delle sue spiagge e del suo yacht – club, uno dei più dinamici del Marocco.

Oualidia: Una stazione balneare molto amena sul limitare di una rada naturale, situata sulla laguna che comunica con l’oceano Atlantico. L’ostricoltura è la sua attività principale.

Benslimane: Regione agricola, a nord-est di Casablanca, conosciuta per il suo microclima.

Azemmour: A 80 km a sud-est di Casablanca, è un’antica fortezza portoghese che domina dalla sua scogliera la foce dell’Uadi Oum Errabia. Le sue sei porte si aprono su imponenti bastioni che si innalzano sui quartieri lungo la sponda del fiume.

El Jadida: A 90 chilometri a sud-ovest di Casablanca, questa piccola città tranquilla attira i turisti con il suo centro storico portoghese.

I suoi massicci bastioni, restaurati intorno al 1890, tracciano la strada che permette di scoprire la medina.

 

Essaouira

Inizialmente chiamata Amogdoul, rinominata successivamente Mogador dai Portoghesi nel XV secolo, questa cittadina, tra le più avvincenti della costa atlantica, si estende su una piccola penisola. Per il suo clima costante e temperato, è molto apprezzata sin dall’antichità. Nel 1764 il Sultano alawita Sidi Mohamed Ben Abdellah decise di fare di questo porto una base navale e affidò all’ingegnere Théodore Cornut, all’epoca prigioniero francese, il tracciato della città.
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Si videro così apparire strade rettilinee nella medina fiancheggiata da arcate. Mogador è da allora chiamata con il suo nome arabo Essaouira (l’immagine o la muraglia).

Essaouira invita a fare passeggiate, durante le quali si scoprono, nei dedali delle viuzze all’interno dei bastioni costruiti nel XVIII secolo, porte e finestre blu e bianche, lavorate, che invitano ad entrare.

 

Città d’arte e di cultura, Essaouira attira pittori, scrittori, poeti, musicisti e cineasti.

 

I moussem vi si succedono, così le danze. E’ proprio l’occasione per ritrovare tutti gli artisti che vi si danno appuntamento.

Essaouira è da diversi anni uno dei poli importanti della creazione artistica marocchina. La città raggruppa diverse gallerie d’arte dove sono esposte le opere di artisti marocchini, siano essi pittori o scultori.

Essaouira è diventata anche il luogo di incontro di musicisti nazionali ed internazionali.

Dal 1998, il festival degli Gnaoua vi si svolge una volta all’anno (nel mese di giugno). L’originalità di questo festival è di associare le musiche tradizionali a quella World e al Jazz.

Per maggiori informazioni: www.festival-gnaoua.co.ma



Luoghi di interesse turistico



La Medina: Nota per il suo stile marocchino – portoghese e le sue stradine commerciali, dove il lavoro minuzioso degli intarsiatori è rinomato dalla notte dei tempi. Questi artigiani lavorano il nocchio e in particolare la tuia, legno abbondante nella regione. Salendo verso il Mellah, si trova il suk delle spezie, dove si possono acquistare tutti i tipi di erbe medicinali e condimenti, come anche una varietà eccezionale di profumi e tinture naturali.

Il Museo Sidi Mohamed Ben Abdallah: Sistemato nell’antica dimora del pascià, è dedicato alle arti regionali. Espone anche armi, strumenti musicali e arazzi. L’ingresso è gratuito.

La Skalla della Casba: E’ una piattaforma sopraelevata, lunga circa 200 metri, con cannoni risalenti al 1595 sotto Filippo II, al 1614 sotto Filippo III e alla fine del XVIII secolo che sorvegliano la baia e le isole. Al piano terra sono stati raggruppati i laboratori di alcuni dei migliori intarsiatori della città.

Le Isole della porpora: Al largo di Essaouira queste isole accoglievano un tempo una fabbrica di porpora voluta dal re Juda II e utilizzata dai Romani che vi passarono. Sotto il regno del Sultano Moulay Hassan fu costruito un penitenziario. Oggi le isole ospitano una riserva di falchi. Dal porto di Essouira è sufficiente una mezz’ora per attraversare in canotto a motore questo braccio di mare (non dimenticare di ottenere l’autorizzazione delle autorità locali per effettuare questa escursione).

La Porta della Marina: Costruita nel 1769 sotto il regno di Sidi Mohamed Ben Abdallah, questa porta dà accesso al porto.

Il Porto: Il porto è sistemato ai piedi dei bastioni. I suoi colori cangianti di barche e reti stesi sulle banchine offrono uno spettacolo permanente. Vi si costruiscono anche dei pescherecci simili alle imbarcazioni tradizionali di legno. La mattina si assiste alla vendita all’asta di pesci e crostacei. Si improvvisano barbecue per i frutti di mare e i pesci alla griglia.



I dintorni



Diabat: Piccolo villaggio berbero, divenuto negli anni Sessanta una vera e propria leggenda per gli hippy di tutto il mondo. Jimi Hendrix vi ha vissuto diversi anni, tanto per citare un nome. Da qui si possono raggiungere non lontano dalla foce dell’uadi Ksob, le vestigia di un antico palazzo costruito sotto il regno del sultano Sidi Mohamed Ben Abdallah intorno alla metà del XVIII secolo, oggi quasi completamente invaso dalla sabbia.

Sidi Kaouki: A circa 10 km da Diabet, verso il sud, Sidi Kaouki conosce uno sviluppo considerevole per i suoi chilometri di sabbia fine che si estendono a perdita d’occhio. Gli alisei accarezzano la superficie dell’Atlantico per la gioia dei surfisti e degli appassionati del fun board.

 

Marrakesh:

Fondata nel secolo XI dal sultano almoravide Youssef Ben Tachfine, vi si succedettero diverse dinastie.

E’ la seconda città imperiale dopo Fès.

Chiamata la città rossa o la perla del sud, Marrakech è una città affascinante. Essa incanta i visitatori con i suoi colori contrastanti: il rosso, colore della terra delle sue case, il verde dei palmizi e il bianco delle montagne innevate dell’Alto Atlante, così come con i suoi splendidi monumenti e i suoi numerosi giardini.

Come una sentinella, dall’alto della sua mole maestosa, l’imponente minareto della Koutoubia sovrasta l’intera città. Immensi bastioni, alti e massicci, del colore della terra, si estendono su oltre dodici chilometri, aperti da porte monumentali, che permettono così l’accesso alla città in tutti i suoi punti. L’immensità del suo palmeto le conferisce un aspetto unico.



Luoghi di interesse turistico



La moschea Koutoubia: Edificata nel 1158 dal sultano Abdel Moumen, essa fu ultimata nel 1199 dal nipote di questi, Yacoub El Mansour. Il suo minareto, rinnovato recentemente e culminante a 70 metri, è incontestabilmente il capolavoro dell’arte almohadica. E’ servito come modello alla Giralda di Siviglia e alla Torre Hassan di Rabat.

La medina: Alla stessa stregua della medina di Fès, la medina di Marrakech trabocca di ricchezze ed è anch’essa labirintica. Vi si trovano una miriade di piccoli suk: Debbaghine, Chouari (cestai e tornitori di legno), Haddadines (commercianti di oggetti in ferro battuto), Cherratines (sellai), Nejjarines (falegnami), ecc.

La piazza Jamaa El Fna: E’ una piazza unica nel suo genere. Celebre da secoli per i suoi colori, odori, musicisti, acrobati, incantatori di serpenti, indovini e cantastorie. Vi si trovano anche moltissimi piccoli ristoranti all’aperto che offrono una grande varietà di pietanze marocchine.

Il palazzo El Badi: Edificato tra il 1578 e il 1602 dal sultano Ahmed El Mansour, le sue rovine grandiose accolgono oggi il festival annuale del folclore marocchino.

Il palazzo Bahia: Sono stati necessari sette anni, nel corso della fine del XIX secolo, per completare questo splendido palazzo che si estende su otto ettari.

Le tombe dei Sa’didi: Necropoli dei sultani Sa’didi risalente al XVI secolo.

Dar Si Said: E’ una magnifica dimora marocchina risalente alla fine del XIX secolo. E’ oggi un museo di arte marocchina.

La moschea Ben Youssef: Nel cuore della medina, questa moschea fu costruita sotto la dinastia almoravide. Il suo minareto di pietra culmina a 40 metri.

La madrasa Ben Youssef: Fondata dal sultano della dinastia dei Merinidi Abou El Hassa nella metà del XIV secolo, questa scuola coranica fu ricostruita interamente dai Sa’didi un secolo più tardi. Ne fecero all’epoca la madrasa più importante del Maghreb.

I giardini dell’Agdal: E’ un immenso giardino che si estende lungo svariati chilometri e che risale al XII secolo (Almoravidi). Vi si trovano alberi di tutte le specie, in particolare olivi e aranci. Questo giardino fu ampliato sotto il regno dei Sa’didi, poi risistemato nel XIX secolo da Moulay Hassan I, che lo difese con bastioni realizzati in terra argillosa compressa con sassi e paglia.

La Ménara: E’ un vasto oliveto contenente una vasca gigantesca risalente al XII secolo (Almohadi). Un incantevole padiglione risalente al 1869 (Alauiti) si erge sul bordo della vasca.

Il palmeto: Un vasto palmeto di 13.000 ettari, dove si contano più di 150.000 palmizi. E’ bello visitarlo in calesse.

La Mamounia: Questo straordinario giardino che si estende su 13 ettari ha visto la luce sotto il regno del sultano Mohammed III, nel XVI secolo. Questo paradiso diede il suo nome nel 1923 a uno dei più lussuosi palazzi del mondo. Le più grandi personalità del mondo vi hanno sostato (Winston Churchill, Richard Nixon, Orson Wells, Hillary Clinton…

Il giardino Majorelle: Creato dal pittore francese Jacques Majorelle (1920 - 1962), trabocca di una fauna e di una flora esuberanti. Questo luogo incantevole appartiene ora allo stilista Yves Saint Laurent.



I dintorni



La valle dell’Ourika: A circa 30 km, dopo aver traversato la piana dell’Haouz, la valle dell’Ourika offre paesaggi pittoreschi. Alcuni douar (villaggi) aggrappati ai fianchi delle montagne sovrastano il letto dell’uadi Ourika.

Oukaïmeden: E’ il più grande centro di sport invernali del Marocco, attrezzato con seggiovie che consentono di raggiungere il gebel Oukaïmeden a 3.273 metri di altitudine.

Asni e Ouirgan: Rispettivamente a 47 e 63 chilometri a sud di Marrakech, passando per il colle del Tizi N’Tichka, sono i punti di partenza delle escursioni verso il gebel Toubkal, la vetta più alta del Maghreb (4.167 metri).


 

Quarzazate:

Situata al centro di un altopiano desertico, all’incrocio in direzione del grande Sud.

Ouarzazate è una tappa quasi obbligata per coloro che vogliono scoprire questa regione: la valle del Drâa, la valle del Dadés, le gole del Todra e del Dadés (vedere Errachidia).

La posizione geografica e il clima eccezionale hanno fatto di questa regione un luogo pieno di attrattive per i turisti e i cineasti.



Luoghi di interesse turistico



La Casba di Taourirt: Antica dimora del potente pascià Glaoui, che teneva sotto il proprio controllo gran parte della regione presahariana. Questo palazzo, riccamente decorato, sottolinea l’importanza strategica che questa regione ha potuto vivere.

Ksar di Aït Ben Haddou: A 33 km a nord-ovest della città, questo Ksar, uno dei più importanti della città, è divenuto celebre dopo essere stato lo scenario di numerose riprese cinematografiche, tra cui i film “Un tè nel deserto” e “Lawrence d’Arabia”.



I dintorni



La diga Mansour Ed Dahbi: Costruita tra il 1969 e il 1971, questa diga, che trattiene un volume di 560 milioni di metri cubi di acqua, permette l’irrigazione di 14.000 ettari di valle, produce fino a 25 milioni di kWh e regola la portata del Dra.

La valle del Dra: Il suo Uadi è stato sin dalla notte dei tempi l’Uadi più lungo del Marocco prima di svanire nella sabbia e al calore del deserto. Questa valle è una delle più straordinarie del Marocco. Diversi palmeti con oltre un milione di palme da datteri, comprendenti più di 300 Ksour, si susseguono e occupano le due rive del Dra.

Zagora: Questo grande villaggio situato sulla riva destra del Dra, invita a fare una pausa in uno scenario presahariano ineffabile. Le rovine di una cinta fortificata risalente al secolo XI sono state preservate sul gebel Zagora.

Questo villaggio rappresenta una tappa alle porte del deserto. Un cartello recante scritto “Tombouctou 52 giorni di cammello” indica la direzione di Tombouctou (seguire la freccia…).

Tamagrout: A 20 km a sud-est, questa borgata ospita un’importante madrasa, fondata nel XVI secolo, che ha permesso a questo villaggio di diventare celebre.

 

valle del dadès

 

Scaturito dall’Alto Atlante, l’uadi Dadès alimenta una serie di oasi, scrigni di mille casbah della valle. Ma a partire da Boumai, i versanti desertici della montagna rosicchiano il suo nastro di vegetazione. Ma l’uadi è testardo, non molla, scava blocchi spessi di calcare. E la valle stringe in pareti vertiginose: le gole di Dadès.

Fondata nel XII secolo da Yacoub el Mansour, l’oasi lussureggiante di Skoura offre un incantevole preludio alla “vallata delle mille casbah”: el Kabbaba, Dar Aïchil, Dar Aït Sousse, la più bella di tutte, Amerhidil...

Dai palmeti ai giardini, la strada si srotola fino alle rose, migliaia e migliaia di rose che profumano El Kelaa M”Gouna, il più bel roseto della valle. Ma si può anche cambiar aria ed andare ad Azlag, dove 120 fabbri, quasi tutti gli uomini del villaggio, fabbricano magnifici pugnali istoriati; dove l’antica casbah del Glaoui è in equilibrio su di una roccia; dove è splendida la casbah di Bou Taghrar. Aprite gli occhi, ecco le gole del Dadès! Un enorme blocco di calcare tagliato da un colpo di spada. In questo universo scosceso, dilaniato, le casbah sposano il lilla, il ruggine, il rosso vivo, il porpora delle rocce. La strada si trasforma in pista, guada il Dadès, si arrampica come un merletto sospeso su di un burrone vertiginoso, penetra in un regno segreto: quello degli uccelli e dei mufloni. Ma vi sono altre gole che valgono il viaggio: quelle di Todra. A partire da Tineghir, dopo una cinquantina di chilometri si arriva... alla fine del mondo. Due scogliere a picco, con un salto di 300 metri, separate solo da uno stretto corridoio largo una ventina di metri. Uno spettacolo indimenticabile.

 

Da non perdere

 

Il giorno spunta su Merzouga

Per vedere Merzouga, nessuno ha mai rimpianto di essersi alzato alle 3,00 del mattino. Centellinare un tè alla menta contemplando il disco rosa del sole che appare sulle gigantesche dune di Merzouga: il Grande Sud tiene in serbo delle sorprese grandiose

 

Principali festival e manifestazioni culturali

 

FES

Festival di Fès delle musiche sacre del mondo, Moussem Moulay Idriss II, Fiera del vaasellame, Moussem dell’artigianato.

marrakech

Maratona Internazionale, Festival delle arti popolari, Festival Dakka Marrakchia, Moussem dei 7 santi.

Meknes

Fiera regionale, Moussem El Hadi Ben Aissa, Moussem Moulay Idriss I, giornata
 

 
Consiglio di munirvi di una buona guida io solitamente uso la Lonely Planet e Mondadori