Il Marocco, paese che si affaccia su due mari,
è la nazione africana con la maggiore varietà di climi,
grazie anche alle montagne dell' Atlante, che impediscono l'
avanzare del deserto da sud-est. Nel paese "Freddo dove il
sole è caldo" le precipitazioni si concentrano in autunno e
primavera con un estate calda e secca.Il clima è simile a
quello della California.
Idealmente potete dividere il Marocco in 3
grandi zone : la costa, le montagne e l'interno desertico.
Queste zone dai climi così differenti vi mostreranno tutta la
varietà di regioni geografiche, culturali e di costume che
formano le particolarità di questa terra africana così
affascinante.
Le
coste
Le coste del Marocco hanno un' estensione di
3.500 km, e vi si trovano le principali città. Sul
Mediterraneo la costa arriva al mare con pareti a picco e
scogliere, sull' Atlantico passata Gibilterra, la costa è
formata da falesie di arenaria e piccole spiagge. Le coste
Marocchine sone ricche di flora e fauna, specialmente uccelli
marini. Le coste del Marocco offrono il mare in tutte le sue
varietà: dalle spiaggie incontaminate all' archeologia
subaquea, alle crociere romantiche.
Le
montagne
Le montagne del Marocco si ergono come una
serie di quinte disposte a scala da sud-ovest a nord-est.La
parte sud dell'Anti Atlante si affaccia sul desero del Sahara
, in mezzo l'Alto Atlante con la vetta di Toubkal (4.167 m.)
e sopra il Medio Atlante, che a nord incontra la catena del
Rif, parallela al mediterraneo, aspra e selvaggia. Le zone
montagnose del Marocco sono la più recente scoperta del
turismo, ricche di paesaggi e animali tra i più differenti e
esotici. Da vedere sono le foreste di cedri dove ancora
vivono i pochi leopardi del Marocco. Nelle montagne potete
fare trekking come incontrare e conoscere i Berberi, sciare
su nevi perenni, discendere una duna di sabbia in moto.
Il
Deserto
Il deserto del Marocco è formato per lo più da
un immensa pianura pietrosa che corre ai piedi dell' Atlante
da nord-est fino quasi alla costa dell'Atlantico a sud di
Agadir.
E' un deserto estremamenre variegato nei suoi
paesaggi, si va da un pianura arida e stepposa dove vivono
sciacalli e dromedari al deserto del Sahara, regno di
serpenti e scorpioni, punteggiato a nord dalle macchie verdi
delle oasi, dove la vita brulica. A voi la scelta.
Formalità:
fino a 3 mesi : passaporto valido o carta d'identità+il
vaucher della prenotazione alberghiera. Se andate in auto:
patente, carta verde, assicurazione internazionale.
La lingua ufficiale è l'arabo
ma quasi tutti parlano
francese.
IL Marocco è un paese Musulmano e nei piccoli centri sono
molto legati alla tradizione, quindi rispettate le loro
usanze : non entrate con le scarpe in una moschea, entrando
in una casa marocchina se c'è un tappeto levatevi le scarpe,
non prendete il cibo con la mano sinistra e non usatela mai
per accarezzare bambini o porgere un dono, se volete
fotografare qualcuno chiedete SEMPRE il permesso prima.
Durante il Ramadan, cercate di non ostentare, durante il
giorno, uso di alcolici e abbuffate di cibo.
Come andarci:
In aereo: Royal Air Maroc (003906 4744878) ha 3 collegamenti
diretti tra Roma e Casablanca e uno settimanale Roma -Agadir.
Alitalia ha due voli settimanali da Roma a Casablanca.
In treno: potete raggiungere in treno o auto fino a Algesiras
(Spagna) e da li prendere il traghetto per Tangeri o Ceuta
(circa 38 ore di traversata). La stessa cosa per chi viaggia
in automobile.
Come muoversi
In Marocco la rete ONCF collega tutte le principali città, la
rete treno più autobus serve sopratutto la parte meridionale
(Essaouira e Agadir).
Le
Strade
Il Marocco possiede una estesa rete viaria . Evitate di
guidare di notte e nel deserto andateci con macchine adatte e
una buona scorta di benzina e acqua. Potete facilmente
noleggiare un 'auto, si guida a destra come in Italia. I
cartelli stradali sono bilingui in città, ma in campagna non
allontanatevi dalle strade principali senza una buona carta.
Clima
Le escursioni termiche dal giorno alla notte possono esssere
notevoli, portatevi un maglione, nel deserto di notte si
gela, regolatevi di conseguenza.
Moneta e Banche
La moneta ufficiale è il
DIRHAM
che al cambio attuale vale circa
0,10
, euro le
banconote hanno tagli da 200 DH, 100 DH, 50 DH, e 10 DH.
Nelle grandi città esistono sportelli tipo bancomat e le
banche aprono dalle 8.30 alle 11.30 e dalle 14 alle 16.30,
d'estate l'orario è continuato.
NON cambiate denaro per
la strada , è illegale.
Le carte di credito sono accettate da quasi tutti gli
alberghi ristoranti e antiquari.
Non è consentito esportare valuta
marocchina e la stessa non è convertibile. Spendete tutti i
soldi marocchini prima di partire. Non ci
sono restrizioni all'importazione di valuta straniera.
Alberghi
Il vostro albergo è il centro della vostra vacanza, a
richiesta il concierge vi puo mettere a disposizione una
guida autorizzata.
Il prezzo può variare dai 200 DH ai
3000 DH. per notte.
Ristoranti
In Marocco trovate Ristoranti per tutte le tasche e di tutti
i tipi.
Un pranzo può variare da 15 DH. (panino) a 350 DH. (con
spettacolo).
Elettricità
Attenzione in Marocco coesistono le prese da
220 e quelle da 110 volts,
chiedete informazioni se non siete sicuri.
Telefoni
Tutte le grandi città hanno telefoni fissi e mobili,
il Marocco fa parte della rete GSM quindi potete
portare i vostri cellulari.
Assistenza sanitaria
L' Assistenza sanitaria per i cittadini italiani è a
pagamento, meglio stipulare un' assicurazione privata
per avere una copertura, é sempre meglio bere acqua minerale
e da bottiglie sigillate. in caso di bisogno potete chiedere
un medico all'albergo o al consolato. In casi
d'urgenza comporre il 15
numero del pronto soccorso.
Comprare e il denaro
Il rapporto col denaro è diverso in Marocco, fare l'elemosina
è un dovere, ogni servizio anche il più piccolo va
ricompensato. Date quindi Bakcich (mance) di pochi Dirham a
chi vi aiuta. Quando comprate (non generi tipo medicinali o
nei supermercati) dovete mercanteggiare, trattare fa parte
del divertimento ed è un occasione per conoscersi, quindi se
non lo fate vi mostrate scortesi ed arroganti, siete in
vacanza, spendete un pò di tempo in più nei vostri acquisti,
ne avrete tutto da guadagnare.
Avvertenze Particolari
Nel deserto e nell'Atlante portatevi del siero antivipera,
alla mattina al risveglio scuotete bene le calzature,
potrebbe esserci uno scorpione.
Ricordatevi di portarvi una crema solare ad alta protezione.
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Casablanca:
Chiamata Anfa dai
suoi primi abitanti, i Berberi, Casablanca è stata capitale
per quattro secoli. I pirati furono la causa delle
rappresaglie dei portoghesi, che vi si installarono nel 1575
e la chiamarono Casa Branca. I danni provocati dalle tribù
vicine e il terremoto del 1755 li obbligarono ad
abbandonarla. Ricostruita nel 1757 dal sultano Sidi Mohammed
Ben Abdellah, essa divenne “Dar El Baïda” (la casa bianca).
Desideroso di rendere la città più prospera, il sultano
permise agli spagnoli di insediarvisi. Questi la chiamarono
Casablanca.
A partire dal 1926, Casablanca conosce uno sviluppo
considerevole e diventa il primo porto commerciale del
Marocco, punto di scalo importante tra l’Europa, l’America,
il Medio Oriente e il resto dell’Africa.
Casablanca è oggi il cuore dell’attività commerciale,
industriale e finanziaria del regno.
Luoghi
di interesse turistico
Piazza Mohammed V: Progettata dall’architetto Joseph Marrast
nel 1920, questa piazza rappresenta il centro amministrativo
della città.
Piazza delle Nazioni Unite: Sistemata all’inizio del secolo e
ripensata negli anni Cinquanta, l’intera città si articola
intorno a questa piazza.
Parco della lega araba: Sistemato nel 1918, è un magnifico
giardino con un parco giochi per bambini, dei caffè e piccoli
ristoranti.
Chiesa Notre Dame de Lourdes: Costruita tra il 1953 e il
1956, il suo cemento è intramezzato da vetrate che la
illuminano per una superficie di 800 metri quadrati.
La nuova medina: Situata dietro il palazzo reale, è chiamata
oggi il quartiere degli Habbous. Vi si trovano edifici molto
belli come la Mahkama (tribunale), di stile ispano – moresco,
costruita nel 1952, così come un gran numero di botteghe
artigianali.
L’antica medina: Essa fu in gran parte distrutta in occasione
del terremoto del 1755. La sua ricostruzione fu intrapresa
nel 1770 sotto il regno del Sultano Sidi Mohamed Ben Abdallah.
Le sue viuzze traboccano di negozi e di piccole piazze.
Il porto: Costruito all’inizio del secolo su circa 180
ettari, è protetto da un molo lungo 3.180 metri. Il mattino
presto, si può assistere a un’importante vendita all’asta. La
sera vi si gusta del pesce fresco nei suoi numerosi
ristoranti.
La moschea Hassan II: Autentico capolavoro architettonico e
simbolo di un Islam aperto sul mondo e sulla scienza, la
moschea è stata costruita in parte sulle acque dell’oceano
Atlantico. La costruzione, intrapresa agli inizi degli anni
Ottanta, fu voluta dalla defunta Sua Maestà Hassan II. Il suo
minareto culmina a 200 metri. L’insieme copre una superficie
di 9 ettari, comprendente una biblioteca, un museo, una
scuola coranica, un bagno turco e immense sale per
conferenze. La sala destinata alla preghiera può contenere
25.000 fedeli e 8.000 pellegrini possono raccogliersi sul
piazzale. Le visite guidate sono permesse a coloro che non
sono musulmani tutti i giorni della settimana ad orari fissi,
tranne il venerdì.
La strada panoramica di Ain Diab: Fiancheggiata da una serie
di spiagge e di piscine, di caffè, hotel, ristoranti e
night-club, è il luogo di passeggio degli abitanti.
La collina di Anfa: Sontuoso quartiere residenziale, noto per
le sue ville lussuose e i suoi magnifici giardini. In una di
queste avvenne l’incontro di Churchill e Roosvelt del 1943.
I
dintorni
Mohammedia: A 30 km a nord di Casablanca, questa città, un
tempo chiamata Fedala, fu ribattezzata dal re Mohamed V il 25
giugno 1960. Essa offre ai turisti le attrattive delle sue
spiagge e del suo yacht – club, uno dei più dinamici del
Marocco.
Oualidia: Una stazione balneare molto amena sul limitare di
una rada naturale, situata sulla laguna che comunica con
l’oceano Atlantico. L’ostricoltura è la sua attività
principale.
Benslimane: Regione agricola, a nord-est di Casablanca,
conosciuta per il suo microclima.
Azemmour: A 80 km a sud-est di Casablanca, è un’antica
fortezza portoghese che domina dalla sua scogliera la foce
dell’Uadi Oum Errabia. Le sue sei porte si aprono su
imponenti bastioni che si innalzano sui quartieri lungo la
sponda del fiume.
El Jadida: A 90 chilometri a sud-ovest di Casablanca, questa
piccola città tranquilla attira i turisti con il suo centro
storico portoghese.
I suoi massicci bastioni, restaurati intorno al 1890,
tracciano la strada che permette di scoprire la medina.
Essaouira
Inizialmente
chiamata Amogdoul, rinominata successivamente Mogador dai
Portoghesi nel XV secolo, questa cittadina, tra le più
avvincenti della costa atlantica, si estende su una piccola
penisola. Per il suo clima costante e temperato, è molto
apprezzata sin dall’antichità. Nel 1764 il Sultano alawita
Sidi Mohamed Ben Abdellah decise di fare di questo porto una
base navale e affidò all’ingegnere Théodore Cornut, all’epoca
prigioniero francese, il tracciato della città.
:
Si videro così
apparire strade rettilinee nella medina fiancheggiata da
arcate. Mogador è da allora chiamata con il suo nome arabo
Essaouira (l’immagine o la muraglia).
Essaouira invita
a fare passeggiate, durante le quali si scoprono, nei dedali
delle viuzze all’interno dei bastioni costruiti nel XVIII
secolo, porte e finestre blu e bianche, lavorate, che
invitano ad entrare.
Città d’arte e
di cultura, Essaouira attira pittori, scrittori, poeti,
musicisti e cineasti.
I moussem vi si
succedono, così le danze. E’ proprio l’occasione per
ritrovare tutti gli artisti che vi si danno appuntamento.
Essaouira è da diversi anni uno dei poli importanti della
creazione artistica marocchina. La città raggruppa diverse
gallerie d’arte dove sono esposte le opere di artisti
marocchini, siano essi pittori o scultori.
Essaouira è diventata anche il luogo di incontro di musicisti
nazionali ed internazionali.
Dal 1998, il festival degli Gnaoua vi si svolge una volta
all’anno (nel mese di giugno). L’originalità di questo
festival è di associare le musiche tradizionali a quella
World e al Jazz.
Per maggiori informazioni: www.festival-gnaoua.co.ma
Luoghi
di interesse turistico
La Medina: Nota per il suo stile marocchino – portoghese e le
sue stradine commerciali, dove il lavoro minuzioso degli
intarsiatori è rinomato dalla notte dei tempi. Questi
artigiani lavorano il nocchio e in particolare la tuia, legno
abbondante nella regione. Salendo verso il Mellah, si trova
il suk delle spezie, dove si possono acquistare tutti i tipi
di erbe medicinali e condimenti, come anche una varietà
eccezionale di profumi e tinture naturali.
Il Museo Sidi Mohamed Ben Abdallah: Sistemato nell’antica
dimora del pascià, è dedicato alle arti regionali. Espone
anche armi, strumenti musicali e arazzi. L’ingresso è
gratuito.
La Skalla della Casba: E’ una piattaforma sopraelevata, lunga
circa 200 metri, con cannoni risalenti al 1595 sotto Filippo
II, al 1614 sotto Filippo III e alla fine del XVIII secolo
che sorvegliano la baia e le isole. Al piano terra sono stati
raggruppati i laboratori di alcuni dei migliori intarsiatori
della città.
Le Isole della porpora: Al largo di Essaouira queste isole
accoglievano un tempo una fabbrica di porpora voluta dal re
Juda II e utilizzata dai Romani che vi passarono. Sotto il
regno del Sultano Moulay Hassan fu costruito un
penitenziario. Oggi le isole ospitano una riserva di falchi.
Dal porto di Essouira è sufficiente una mezz’ora per
attraversare in canotto a motore questo braccio di mare (non
dimenticare di ottenere l’autorizzazione delle autorità
locali per effettuare questa escursione).
La Porta della Marina: Costruita nel 1769 sotto il regno di
Sidi Mohamed Ben Abdallah, questa porta dà accesso al porto.
Il Porto: Il porto è sistemato ai piedi dei bastioni. I suoi
colori cangianti di barche e reti stesi sulle banchine
offrono uno spettacolo permanente. Vi si costruiscono anche
dei pescherecci simili alle imbarcazioni tradizionali di
legno. La mattina si assiste alla vendita all’asta di pesci e
crostacei. Si improvvisano barbecue per i frutti di mare e i
pesci alla griglia.
I
dintorni
Diabat: Piccolo villaggio berbero, divenuto negli anni
Sessanta una vera e propria leggenda per gli hippy di tutto
il mondo. Jimi Hendrix vi ha vissuto diversi anni, tanto per
citare un nome. Da qui si possono raggiungere non lontano
dalla foce dell’uadi Ksob, le vestigia di un antico palazzo
costruito sotto il regno del sultano Sidi Mohamed Ben
Abdallah intorno alla metà del XVIII secolo, oggi quasi
completamente invaso dalla sabbia.
Sidi Kaouki: A circa 10 km da Diabet, verso il sud, Sidi
Kaouki conosce uno sviluppo considerevole per i suoi
chilometri di sabbia fine che si estendono a perdita
d’occhio. Gli alisei accarezzano la superficie dell’Atlantico
per la gioia dei surfisti e degli appassionati del fun board.
Marrakesh:
Fondata nel
secolo XI dal sultano almoravide Youssef Ben Tachfine, vi si
succedettero diverse dinastie.
E’ la seconda città imperiale dopo Fès.
Chiamata la città rossa o la perla del sud, Marrakech è una
città affascinante. Essa incanta i visitatori con i suoi
colori contrastanti: il rosso, colore della terra delle sue
case, il verde dei palmizi e il bianco delle montagne
innevate dell’Alto Atlante, così come con i suoi splendidi
monumenti e i suoi numerosi giardini.
Come una sentinella, dall’alto della sua mole maestosa,
l’imponente minareto della Koutoubia sovrasta l’intera città.
Immensi bastioni, alti e massicci, del colore della terra, si
estendono su oltre dodici chilometri, aperti da porte
monumentali, che permettono così l’accesso alla città in
tutti i suoi punti. L’immensità del suo palmeto le conferisce
un aspetto unico.
Luoghi
di interesse turistico
La moschea Koutoubia: Edificata nel 1158 dal sultano Abdel
Moumen, essa fu ultimata nel 1199 dal nipote di questi,
Yacoub El Mansour. Il suo minareto, rinnovato recentemente e
culminante a 70 metri, è incontestabilmente il capolavoro
dell’arte almohadica. E’ servito come modello alla Giralda di
Siviglia e alla Torre Hassan di Rabat.
La medina: Alla stessa stregua della medina di Fès, la medina
di Marrakech trabocca di ricchezze ed è anch’essa
labirintica. Vi si trovano una miriade di piccoli suk:
Debbaghine, Chouari (cestai e tornitori di legno), Haddadines
(commercianti di oggetti in ferro battuto), Cherratines
(sellai), Nejjarines (falegnami), ecc.
La piazza Jamaa El Fna: E’ una piazza unica nel suo genere.
Celebre da secoli per i suoi colori, odori, musicisti,
acrobati, incantatori di serpenti, indovini e cantastorie. Vi
si trovano anche moltissimi piccoli ristoranti all’aperto che
offrono una grande varietà di pietanze marocchine.
Il palazzo El Badi: Edificato tra il 1578 e il 1602 dal
sultano Ahmed El Mansour, le sue rovine grandiose accolgono
oggi il festival annuale del folclore marocchino.
Il palazzo Bahia: Sono stati necessari sette anni, nel corso
della fine del XIX secolo, per completare questo splendido
palazzo che si estende su otto ettari.
Le tombe dei Sa’didi: Necropoli dei sultani Sa’didi risalente
al XVI secolo.
Dar Si Said: E’ una magnifica dimora marocchina risalente
alla fine del XIX secolo. E’ oggi un museo di arte
marocchina.
La moschea Ben Youssef: Nel cuore della medina, questa
moschea fu costruita sotto la dinastia almoravide. Il suo
minareto di pietra culmina a 40 metri.
La madrasa Ben Youssef: Fondata dal sultano della dinastia
dei Merinidi Abou El Hassa nella metà del XIV secolo, questa
scuola coranica fu ricostruita interamente dai Sa’didi un
secolo più tardi. Ne fecero all’epoca la madrasa più
importante del Maghreb.
I giardini dell’Agdal: E’ un immenso giardino che si estende
lungo svariati chilometri e che risale al XII secolo (Almoravidi).
Vi si trovano alberi di tutte le specie, in particolare olivi
e aranci. Questo giardino fu ampliato sotto il regno dei Sa’didi,
poi risistemato nel XIX secolo da Moulay Hassan I, che lo
difese con bastioni realizzati in terra argillosa compressa
con sassi e paglia.
La Ménara: E’ un vasto oliveto contenente una vasca
gigantesca risalente al XII secolo (Almohadi). Un incantevole
padiglione risalente al 1869 (Alauiti) si erge sul bordo
della vasca.
Il palmeto: Un vasto palmeto di 13.000 ettari, dove si
contano più di 150.000 palmizi. E’ bello visitarlo in
calesse.
La Mamounia: Questo straordinario giardino che si estende su
13 ettari ha visto la luce sotto il regno del sultano
Mohammed III, nel XVI secolo. Questo paradiso diede il suo
nome nel 1923 a uno dei più lussuosi palazzi del mondo. Le
più grandi personalità del mondo vi hanno sostato (Winston
Churchill, Richard Nixon, Orson Wells, Hillary Clinton…
Il giardino Majorelle: Creato dal pittore francese Jacques
Majorelle (1920 - 1962), trabocca di una fauna e di una flora
esuberanti. Questo luogo incantevole appartiene ora allo
stilista Yves Saint Laurent.
I
dintorni
La valle dell’Ourika: A circa 30 km, dopo aver traversato la
piana dell’Haouz, la valle dell’Ourika offre paesaggi
pittoreschi. Alcuni douar (villaggi) aggrappati ai fianchi
delle montagne sovrastano il letto dell’uadi Ourika.
Oukaïmeden: E’ il più grande centro di sport invernali del
Marocco, attrezzato con seggiovie che consentono di
raggiungere il gebel Oukaïmeden a 3.273 metri di altitudine.
Asni e Ouirgan: Rispettivamente a 47 e 63 chilometri a sud di
Marrakech, passando per il colle del Tizi N’Tichka, sono i
punti di partenza delle escursioni verso il gebel Toubkal, la
vetta più alta del Maghreb (4.167 metri).
Quarzazate:
Situata al centro
di un altopiano desertico, all’incrocio in direzione del
grande Sud.
Ouarzazate è una tappa quasi obbligata per coloro che
vogliono scoprire questa regione: la valle del Drâa, la valle
del Dadés, le gole del Todra e del Dadés (vedere Errachidia).
La posizione geografica e il clima eccezionale hanno fatto di
questa regione un luogo pieno di attrattive per i turisti e i
cineasti.
Luoghi
di interesse turistico
La Casba di Taourirt: Antica dimora del potente pascià Glaoui,
che teneva sotto il proprio controllo gran parte della
regione presahariana. Questo palazzo, riccamente decorato,
sottolinea l’importanza strategica che questa regione ha
potuto vivere.
Ksar di Aït Ben Haddou: A 33 km a nord-ovest della città,
questo Ksar, uno dei più importanti della città, è divenuto
celebre dopo essere stato lo scenario di numerose riprese
cinematografiche, tra cui i film “Un tè nel deserto” e
“Lawrence d’Arabia”.
I
dintorni
La diga Mansour Ed Dahbi: Costruita tra il 1969 e il 1971,
questa diga, che trattiene un volume di 560 milioni di metri
cubi di acqua, permette l’irrigazione di 14.000 ettari di
valle, produce fino a 25 milioni di kWh e regola la portata
del Dra.
La valle del Dra: Il suo Uadi è stato sin dalla notte dei
tempi l’Uadi più lungo del Marocco prima di svanire nella
sabbia e al calore del deserto. Questa valle è una delle più
straordinarie del Marocco. Diversi palmeti con oltre un
milione di palme da datteri, comprendenti più di 300 Ksour,
si susseguono e occupano le due rive del Dra.
Zagora: Questo grande villaggio situato sulla riva destra del
Dra, invita a fare una pausa in uno scenario presahariano
ineffabile. Le rovine di una cinta fortificata risalente al
secolo XI sono state preservate sul gebel Zagora.
Questo villaggio rappresenta una tappa alle porte del
deserto. Un cartello recante scritto “Tombouctou 52 giorni di
cammello” indica la direzione di Tombouctou (seguire la
freccia…).
Tamagrout: A 20 km a sud-est, questa borgata ospita
un’importante madrasa, fondata nel XVI secolo, che ha
permesso a questo villaggio di diventare celebre.
valle del dadès
Scaturito dall’Alto Atlante,
l’uadi Dadès alimenta una serie di oasi, scrigni di mille
casbah della valle. Ma a partire da Boumai, i versanti
desertici della montagna rosicchiano il suo nastro di
vegetazione. Ma l’uadi è testardo, non molla, scava blocchi
spessi di calcare. E la valle stringe in pareti vertiginose:
le gole di Dadès.
Fondata nel XII secolo da Yacoub
el Mansour, l’oasi lussureggiante di Skoura offre un
incantevole preludio alla “vallata delle mille casbah”: el
Kabbaba, Dar Aïchil, Dar Aït Sousse, la più bella di tutte,
Amerhidil...
Dai palmeti ai giardini, la
strada si srotola fino alle rose, migliaia e migliaia di rose
che profumano El Kelaa M”Gouna, il più bel roseto della
valle. Ma si può anche cambiar aria ed andare ad Azlag, dove
120 fabbri, quasi tutti gli uomini del villaggio, fabbricano
magnifici pugnali istoriati; dove l’antica casbah del Glaoui
è in equilibrio su di una roccia; dove è splendida la casbah
di Bou Taghrar. Aprite gli occhi, ecco le gole del Dadès! Un
enorme blocco di calcare tagliato da un colpo di spada. In
questo universo scosceso, dilaniato, le casbah sposano il
lilla, il ruggine, il rosso vivo, il porpora delle rocce. La
strada si trasforma in pista, guada il Dadès, si arrampica
come un merletto sospeso su di un burrone vertiginoso,
penetra in un regno segreto: quello degli uccelli e dei
mufloni. Ma vi sono altre gole che valgono il viaggio: quelle
di Todra. A partire da Tineghir, dopo una cinquantina di
chilometri si arriva... alla fine del mondo. Due scogliere a
picco, con un salto di 300 metri, separate solo da uno
stretto corridoio largo una ventina di metri. Uno spettacolo
indimenticabile.
Da
non perdere
Il giorno spunta su Merzouga
Per vedere Merzouga, nessuno ha
mai rimpianto di essersi alzato alle 3,00 del mattino.
Centellinare un tè alla menta contemplando il disco rosa del
sole che appare sulle gigantesche dune di Merzouga: il Grande
Sud tiene in serbo delle sorprese grandiose
Principali festival e
manifestazioni culturali
FES
Festival di Fès delle musiche
sacre del mondo, Moussem Moulay Idriss II, Fiera del
vaasellame, Moussem dell’artigianato.
marrakech
Maratona Internazionale,
Festival delle arti popolari, Festival Dakka Marrakchia,
Moussem dei 7 santi.
Meknes
Fiera regionale, Moussem
El Hadi Ben Aissa, Moussem Moulay Idriss I, giornata
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